SNUFF – Nel flusso rigurgitato

Con questo intervento si chiude la trilogia di autointerviste che Matteo Cremonesi ed Enrico Smerilli hanno prodotto per questo blog (grazie!) dopo il loro incontro di Camera con Vista presso la GAMeC di Bergamo. Trovate qui e qui le altre due puntate di questa serie, che mi pare ben rappresenti il loro sfaccettato lavoro.
SNUFF parte da una sorta di gioco tra i due artisti, che pubblicano sul tumblr atrandomclub dei botta e risposta basati su immagini reperite in rete che accostate acquistano nuovo senso. Parrebbe un facile divertissement, di quelli che un po’ tutti noi a volte pratichiamo – ma credo che il fatto che questi loro scambi vadano avanti quotidianamente da anni implichi qualcosa di più, e di diverso. L’enorme sequenza di dittici che si aggiorna continuamente è lo specchio di una relazione amicale che procede per ironie e doppi sensi, ma anche per tragedie e provocazioni, in una specie di infinita gara al rilancio che è un po’ il contrario dell’instaurarsi di abitudini ripetitive e rassicuranti all’interno di una relazione. Allo stesso tempo, l’aspetto così pubblico di questo continuo scambio interno, e il suo utilizzare materiali non autoprodotti, ne dimostrano la sua appartenenza a un ambito che forse solo le generazioni più recenti possono sostenere con tanta leggerezza e competenza. SNUFF ha al suo attivo altri progetti anch’essi basati sull’interazione, magari meno dichiarata, tra i due artisti, che vi invito senz’altro ad andare a conoscere.

SNUFFIntervista a SNUFF, a cura di Matteo Cremonesi ed Enrico Smerilli

A / Chi è SNUFF, di che si tratta?

SNUFF è il nome collettivo con cui Enrico Smerilli e Matteo Cremonesi firmano dal 2011 alcune operazioni e ricerche. Ponendo l’accento sul collasso e commistione dei linguaggi visivi, l’attività del collettivo si sofferma a indagare e sperimentare nuovi percorsi linguistici ed estetici. È un’indagine non-lineare sulle realtà estetiche nate o cresciute in rapporto al web. È un lavorare veloce, che viene dal flusso, e si reinserisce nel flusso “rigurgitato” in cui le immagini circolano in rete.

SNUFF, Atrandomclub | fuji film crystal archive paper_656

SNUFF, Atrandomclub | fuji film crystal archive paper_656

Atrandomclub è il vostro primo progetto assieme, un progetto aperto sul quale continuate a lavorare, di che si tratta, cos’è Atrandomclub?

È molte cose. Principalmente è un modo che abbiamo trovato per continuare a mettere legna da ardere all’interno di un dialogo e un’amicizia. Un dialogo aperto e continuo, giornaliero.
È un modo per digerire il flusso continuo di immagini con cui il web ci intrattiene. Un modo per documentare e trattenere qualcosa del tempo che passa, delle cose che abbiamo guardato.
È un modo per sperimentare associazioni e incontrare linguaggi, estetiche, argomenti a cui probabilmente altrimenti non avremmo dato attenzione.
È un modo per prendere in giro un personaggio politico, appropriarsi di immagini di altri, stravolgere un contenuto, ricordare qualcosa, qualcuno, mettere in relazione temi, organizzare ricerche, stimolare l’attenzione, provocare esperienze formali.
In generale è un progetto dal carattere caotico e irriverente che trova in poche e semplici regole la libertà di divenire all’occorrenza molte cose diverse seguendoci nel nostro percorso.

Come funziona?

Ciascuno di noi sceglie un’immagine da cui è particolarmente attratto o a cui è interessato e la sottopone all’altro che, a sua volta, associa a questa una seconda. Da questo semplice scambio e associazione nascono elaborati in cui le due immagini accostate creano una terza nuova immagine. Gli elaborati sono poi postati con cadenza giornaliera su un blog.

Qual è il processo che porta all’accostamento di immagini?

I motivi per i quali scegliamo un’immagine sono i più diversi; l’associazione di un’immagine a un’altra può avvenire tenendo conto di un contenuto, un carattere formale o più semplicemente inseguendo una “logica della sensazione”. L’immagine che nasce da questa associazione è altro rispetto alle due immagini. Costituisce di fatto uno stimolo a se stante. Se questa operazione ha qualche valore, questo non va rintracciato tanto nelle singole immagini o nella loro riuscita formale, quanto piuttosto nella lettura trasversale dei generi che la pratica nel suo insieme propone

Cosa vi ha spinto verso questo dialogo?

C’è sempre stata una qualche forma di dialogo fra i nostri lavori, anche prima di questo progetto. Ciò che ci ha spinti a iniziare questo lavoro è stata la considerazione che nelle nostre rispettive e distinte pratiche vi erano punti di riflessioni in comune ai quali forse avremmo potuto rispondere meglio assieme. SNUFF è un territorio in cui trovare un punto intermedio fra i nostri sguardi e le nostre ricerche, un territorio in cui dialogare ed esercitarci, che a oggi ci ha dato e continua a darci moltissimo.

SNUFF, American landscape _ Lola, fuji film crystal archive paper

SNUFF, American landscape _ Lola, fuji film crystal archive paper

Oltre ad Atrandomclub SNUFF ha realizzato un altro progetto suddiviso in tre distinti capitoli…

Sì, American Landscape, Latina Landscape e Japanese Landscape è un progetto costituito da tre raccolte di fotografie ottenute da tagli fotografici di immagini pornografiche reperite in rete.
Le immagini raccolgono informazioni sugli ambienti, le forme, gli spazi, e si soffermano a sottolinearne le caratteristiche e le singolarità che questi inevitabilmente trattengono.
Gli ambienti da cui il corpo è sottratto, diventano oggetto di un’osservazione convenzionale, anonima, che tenta di accentuare di volta in volta diversi aspetti degli stessi e, per questi, tentare un’indagine tassonomica di genere dei luoghi in cui il corpo pornografico si racconta e diventa in diverse prospettive culturali.
La fisicità dello spazio, il racconto dell’ambiente, la presenza-assenza di elementi e soggetto vengono visualizzati a partire da ciò che viene trovato; l’attenzione è sconnessa, alterata, costretta dal taglio fotografico ad un continuo processo di omissione del soggetto a riflettersi in nuovi elementi, che nel loro insieme, nel divenire “collezione”, divengono altro “soggetto” a cui porre attenzione e dal quale poter riflettere la possibilità di intuire e rilevare nuove coordinate narrative.

State portando avanti questo progetto da più di sei anni: come ha influenzato il vostro modo di operare?

SNUFF è nato come indagine ed esercizio in parte propedeutico alle nostre rispettive pratiche. Il lavoro continuo, giornaliero, che abbiamo fatto in questi anni ha in una certa misura aiutato entrambi ad apprendere ed esercitare una sorta un disincanto nei confronti dell’immagine e del suo portato estetico, rendendoci, rispetto ai nostri lavori, capaci di una maggiore agilità progettuale.

 

http://snuffedition.tumblr.com/
http://atrandomclub.tumblr.com/
https://vimeo.com/163241194 ——– Atrandomclub

 

 

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